
Quando la Dyane conobbe il lavoro divenne Acadyane…2 min read
21 Agosto 2017
Un’idea che per passava per testa dei progettisti giá dagli anni 40, solamente nel 1951 vide la luce il progetto ottenuto modificando una 2CV.
Il successo del furgoncino, non tardò a venire, esattamente come per la versione vettura, e nel corso degli anni Citroën aumentò anche la cilindrata e la portata utile della Furgonetta 2CV passando da 375 fino a 602cc e la portata da 250 ai 400kg delle ultime AK400.

Il veicolo venne presentato nel gennaio del ’78.
La plancia interna era più moderna e funzionale, il nuovo parabrezza più grande garantiva una visibilità migliore, assieme alle portiere laterali più ampie e dotate di finestrini a manovella.
La portata cresceva a quasi 500kg, il volume di carico raggiungeva i 2.270 litri e gli pneumatici montati erano i Michelin 135-15ZX.
Il furgoncino disponeva anche di un motore specifico, derivato da quello della Dyane e denominato AYU, con 30 CV di potenza e una distribuzione ideale per un veicolo commerciale. La velocità massima era di 100 km/h e il veicolo poteva essere trasformato a piacimento. La nuova Acadyane, disponeva di freni a disco all’avantreno e, dal 1980, di un limitatore automatico di frenata sui tamburi posteriori in base al carico sull’asse posteriore.
Il suo successo durò sino al 1984, quando Citroën introdusse la VISA, con un cassone posteriore ancora più grande divenne la C15.
La Acadyane non scomparve e rimase a listino fino al compimento dei dieci anni di vita.
