
Non si farà la Skoda Low-Cost per i mercati emergenti1 min read
22 Agosto 2017
Thomas Sedran, responsabile della strategia del gruppo spiega che nonostante lo stop indiano, il manager ha ribadito l’esistenza di uno studio per una low cost a marchio Skoda, per altri Paesi entro il 2020.
Come citato da Automotive News, Sedran ha parlato di “una serie di idee” elaborate dalla Skoda per l’ipotetica entry level indiana: tutto ció potrebbe essere utilizzato in altri mercati “come Brasile e Iran”.
Nel mese di marzo, il gruppo di Wolfsburg e la Tata hanno firmato un’intesa per porre l’inizio di un’alleanza lunga.
Tuttavia, pochi giorni fa, i costruttori hanno comunicato l’archiviazione del progetto low cost, poiché non in grado di raggiungere “sinergie tecniche ed economiche da ambo le parti”. Secondo indiscrezioni, i boemi avrebbero abbandonato l’idea dell’utilizzo della piattaforma AMP di Tata; l’idea sarebbe abbandonata dopo il calcolo degli investimenti per adeguare l’architettura ai futuri crash test e alla normativa sulle emissioni. A livello di gruppo, la partnership potrebbe avere ancora degli sviluppi.
Come citato da Automotive News, Sedran ha parlato di “una serie di idee” elaborate dalla Skoda per l’ipotetica entry level indiana: tutto ció potrebbe essere utilizzato in altri mercati “come Brasile e Iran”.
Nel mese di marzo, il gruppo di Wolfsburg e la Tata hanno firmato un’intesa per porre l’inizio di un’alleanza lunga.
Tuttavia, pochi giorni fa, i costruttori hanno comunicato l’archiviazione del progetto low cost, poiché non in grado di raggiungere “sinergie tecniche ed economiche da ambo le parti”. Secondo indiscrezioni, i boemi avrebbero abbandonato l’idea dell’utilizzo della piattaforma AMP di Tata; l’idea sarebbe abbandonata dopo il calcolo degli investimenti per adeguare l’architettura ai futuri crash test e alla normativa sulle emissioni. A livello di gruppo, la partnership potrebbe avere ancora degli sviluppi.