
Civic Type R ritorna svettando nella classifica delle sportive.6 min read
12 Ottobre 2017Ci sono voluti 8 anni, con notizie che potevano far arrivare al debutto la nuova Type R, ma, nonostante questa attesa, Honda ha saputo sorprendere per il risultato. Si sa, come tutte le cose che vengono attese per lungo tempo, vanno almeno rispecchiate esigenze uniche: quella del reparto corse Honda era di alzare l’asticella delle prestazioni e di assecondare i vincoli delle norme; ció ha comportato l’adozione di un motore che non piacerà ai puristi, ma all’ambiente regala un basso impatto di inquinamento.
#Laguardo:

Andando nei dettagli, ci si accorge che non è solo una operazione di fronte, ma è stato studiato tutto a dovere a partire dal frontale aggressivo e incollato al terreno, che racchiude il logo Honda rosso tipico degli allestimenti supersportivi; si passa ai flussi intorno alle ruote anteriori con profonde feritoie davanti alle portiere, e non mancano neanche gli sfoghi per l’aria calda che fuoriesce dal cofano.
Al posteriore si fa ancor più sportiva: la parte centrale del paraurti é stata arricchita dagli aggressivi 4 scarichi, su cui sovrasta un alettone davvero ampio e massiccio, addirittura più della vecchia Subaru Impreza.

Le forme della Type R derivano sì dalla Civic “standard”, ma soprattutto direttamente dalla vettura del WTCC. L’ areodinamica è stata studiata al Nurburgring, in particolare il raffreddamento e la deportanza, data la velocità massima raggiungibile.
Colpiscono i passaruota muscolosi, che allargano la vettura di ben 11cm e, al tempo stesso, la risagomano fino a farla assomigliare a quella del WRC.#Entro:

La strumentazione non rinnega la sua sportività, soprattutto nella modalità +R, dove il colore prevalente diventa il rosso.
La dotazione di serie comprende tutti gli optional, incluso il navigatore sviluppato da Garmin e il climatizzatore bizona. Il cockpit della plancia é lo stesso della nona generazione, ovvero futuristica e coreografica, d’altronde risultava già sportiva e eccentrica. I dati sono divisi in un quadro strumenti classico con tre elementi circolari analogici.


Il pianale nasconde uno spazio nella parte inferiore e può essere posizionato sul fondo, per gestire al meglio la capacità di carico.#Laguido:
In città, pur avendo una dimensione notevole, risulta maneggevole e, spesso, molte persone si girano a guardarla: a vederla così sembra di essere appena usciti da un rally, o, per chi la considera esagerata, dalla pubblicità di un circo! Ma pazienza, meglio portarla fuori città, sopratutto dove vi sono tornanti è strade in salita: quello è il suo terreno di battaglia.
La vettura, anche grazie al differenziale autobloccante meccanico, risulta precisissima negli immediati in curva e non entra in crisi nemmeno sotto sforzo. Le sospensioni anteriori hanno doppio asse, che permette di dimezzare l’effetto della coppia sullo sterzo rispetto ad una Civic standard.
Al posteriore invece la sospensione ha una barra di torsione “ad H”, con tubi piatti, che garantiscono una rigidità maggiore del 180%.
La gommatura da sportiva ha rinunciato all’angolo di sterzata.
Per chi vuole divertirsi, meglio ancora se in pista, si può premere tasto +R per avere un feeling ancor più estremo.
Essendo un’auto di uso comune, non manca la sicurezza attiva e passiva, con la frenata automatica in città, il pacchetto di sicurezza ADAS, che include la lettura delle corsie con avviso di cambio corsia involontario e molto altro, ma la chicca resta il tasto +R, quello destinato principalmente all’uso in circuito, che va a rendere l’assetto più rigido del 30%, con risposte più estreme anche da sterzo e propulsore.
La vera rivoluzione sta sotto il cofano: addio alla sovralimentazione del “mitico” VTEC 2.0, meglio adottare sempre un “duemila” VTEC, ma Turbo, che risulta essere particolare, cioè senza il picco tipico dei turbo spinti. La trasmissione è rigorosamente di tipo manuale, con la corta leva del cambio che comanda 6 marce.
Le prestazioni della Civic Type R sono pazzesche, con uno 0-100 in 5.7 secondi e 270 km/h di velocità.
La cosa più bella da sentire è il turbo che sbuffa in rilascio: sì, proprio come in Fast & Furious, ma nessun altro scoppiettio.
#Lascelgo:
Sono solo 5 i colori disponibili: Crystal Black Pearl, Brilliant Blue Metallic, Milano Red, Championship White e Polished Metal Metallic. Dovendo trovarne uno più sobrio, meglio puntare su quest’ultimo.
I consumi sono notevoli, mai sotto gli 8l per 100km e anche tirandole il collo mai sotto i 10km al litro.

– Le prestazioni sono pazzesche da ogni punto di vista.
– L’erogazione é unica anche con il passaggio al turbo.
– La molteplicità d’uso della vettura risulta adatta a tutte le necessità.😔
– Ok, l’occhio vuole la sua parte, ma l’estetica è impegnativa.
– L’interfaccia infotainment è migliorabile.
– Nonostante l’alettone non dia fastidio, la visibilità posteriore non è ottimale.