
Aston Martin crea un nuovo stabilimento3 min read
11 Dicembre 2019Aston Martin ha inaugurato il suo secondo impianto produttivo a St Athan, non lontano da Cardiff. La fabbrica, realizzata con un investimento di 200milioni di sterline, è stata progettata per la produzione della prima Suv nella storia della Casa britannica: la DBX presentata il 20 novembre scorso a Pechino.
#600posti:
L’impianto è stato costruito in 2 anni all’interno di un vecchio aeroporto militare e risulta già operativo da giugno per la DBX, questo darà lavoro a 600 lavoratori. La forza lavoro potrebbe anche salire di 150 unità nel caso vengano rispettati i programmi e le aspettative di vendita del nuovo modello. La piena produzione dovrebbe essere raggiunta nel secondo trimestre dell’anno prossimo.
#Strategie:
L’espansione della gamma e della rete produttiva (da sempre collocata nella sede storica di Gaydon) consentirà all’Aston Martin di invertire il trend delle vendite e tornare in crescita seguendo le orme della Lamborghini con la Urus. “L’apertura di St Athan è una pietra miliare estremamente importante nel piano di crescita dell’azienda ed è parte integrante delle ambizioni da marchio di lusso globale con una presenza in tutti i principali settori del mercato”, ha detto l’amministratore delegato Andy Palmer.
#Noazionisti:
Palmer ha anche chiarito le recenti indiscrezioni su possibili cambiamenti nella linea azionaria della Casa. In particolare, secondo la rivista Autocar, il miliardario canadese Lawrence Stroll, proprietario del team di Formula 1 Racing Point e padre del pilota Lance, starebbe creando un consorzio di investitori per presentare un’offerta per l’acquisto del controllo del capitale della Aston Martin. Attualmente, come azionisti, sono presenti gli investitori kuwaitiani Adeem e Primewagon con il 35% del capitale, la Investindustrial del finanziere milanese Andrea Bonomi con il 33% e la Daimler con il 4,2%, mentre la restante parte è rappresentata da azioni sulla Borsa di Londra. Gli attuali azionisti, ha però evidenziato Palmer, “hanno una visione di lungo termine. Di certo non stiamo sollecitando attivamente qualcun altro a diventare socio. Questo non vuol dire che non arriverà”.
#BalzoBorsa:
Provocato sulle indiscrezioni, Palmer ha poi risposto: “si sa cosa si deve fare nel caso in cui ci fosse un approccio ufficiale. Oltre a ciò, non posso commentare” riferendosi, in particolare, alle regole borsistiche britanniche, che impongono alle società quotate di dare immediatamente comunicazione agli investitori qualora ricevano offerte formali o inizino trattative ufficiali. Nel caso di rumors o speculazioni di mercato, le società sono tenute a fornire precisazioni che confermino o smentiscano notizie con effetti diretti sull’andamento delle azioni: ieri il titolo Aston Martin ha chiuso in rialzo, ma durante la seduta ha fatto segnare un balzo del 18%. Ciò nonostante, da Gaydon non è arrivato nessun tipo di commento. E questo induce a pensare che le voci siano infondate.