Il Motor Show fa le valigie… da Bologna a Modena4 min read

Il Motor Show fa le valigie… da Bologna a Modena4 min read

25 Settembre 2018 Off Di Alessio Richiardi

Non è stato un fulmine a ciel sereno, ma la notizia è arrivata: il Motor Show non si terrà più tra il 6 e il 9 dicembre. Non solo quello, la kermesse, secondo Antonio Bruzzone, direttore generale di Bologna Fiere, avrà forti cambiamenti.

#Cambiatutto:

Il Motor Show verrà fatto a maggio ma non più nel quartiere fieristico di Bologna. La sua nuova sede sarà Modena nei padiglioni della fiera e sulla pista di Marzaglia. Avrà anche modifiche il format della manifestazione. Diventerà infatti un festival cittadino, un salone diffuso su tutto il territorio della città emiliana e della Motor Valley, per capirci un po’ come accade per il Salone dell’Auto di Torino. È stata una scelta resa obbligata dalle dimensioni del quartiere fieristico modenese e dall’assenza di quelle aree esterne utilizzate a Bologna per una serie di eventi come il Memorial Bettega, oggi destinato a non esserci nel nuovo Motor Show della Ghirlandina. Oltre alla pista di Marzaglia, è previsto anche che alcuni simboli della Motor Valley emiliana vengano rese disponibili al pubblico. È il caso dei musei Enzo Ferrari, Lamborghini e Pagani. 

#Obbligatorio:

La decisione di cambiare la formula del Motor Show ha le sue origini negli ultimi anni travagliati della manifestazione e in un contesto in rapido cambiamento. Da un lato si è pagato negli anni passati la crisi economica con un’affluenza di appassionati e curiosi nettamente inferiore rispetto al 2006 con oltre 1,2 milioni di visitatori. Dall’altra le Case automobilistiche sono sempre meno interessate a partecipare a eventi come i Saloni dell’Auto sempre più costosi, complessi da organizzare e incapaci di garantire l’esposizione mediatica di un tempo. Non è un caso se molti produttori abbiano deciso di non partecipare ai saloni di Parigi o Francoforte per concentrare le attenzioni su Ginevra o altri eventi non strettamente del mondo delle quattro ruote ma alle tecnologie del futuro come il Ces di Las Vegas. Anche per il Motor Show 2018 le attese non erano positive già da un pezzo. Poche Case hanno accettato l’invito a partecipare e gli organizzatori hanno ridotto i giorni della manifestazione a solo quattro date invece delle solite dieci. In un quadro così non si possono trascurare né i conti in perdita dell’edizione 2017 né la decisione di Bologna Fiere di avviare la realizzazione di un nuovo padiglione per le macchine agricole Eima e la ceramica Cersaie su un’area destinata alla pista principale del Motor Show.

#Isuccessi:

Finisce in maniera netta una storia che ha portato la manifestazione bolognese ad avere consensi e successi arrivando, fino o rappresentare un degno sostituto del Salone dell’Auto di Torino che nel secondo dopoguerra era la manifestazione fieristica per il settore automobilistico italiano. Venne creato quarantadue anni fa da Mario Zodiaco, ha progressivamente occupato un ruolo sempre più marcato nel panorama dei Saloni automobilistici anche per una formula nuova per l’epoca fatta non solo di esposizione di auto ma anche di eventi risolti esclusivamente al rombo dei motori più sportivi e performanti. Nel 1980 la gestione va a Alfredo Cazzola e alla sua Promotor che ne curerà l’organizzazione fino al 2006 arrivando ad aggiornare i record di affluenze e ad aumentare la visibilità. Dal 2007 in poi cambia tutto, in peggio, con il passaggio della Promotor ai francesi della GL Events che non riescono a mantenere i successi del passato anche colpa dell’arrivo della grande crisi e dei suoi effetti sulle tasche dei consumatori e sulle disponibilità dei produttori. Nel 2013 arriva il primo stop dato dall’assenza dei marchi di maggiori spicco come Fiat, mentre due anni dopo i dissidi tra Bologna Fiere e GL Events. Nel frattempo Cazzola tanto invano di organizzare un nuovo Motor Show alla Fiera di Milano. Nel 2016 arriva il ritorno a Bologna con un nuovo programma triennale, affidato a Rino Drogo, che però è stato cancellato prima del previsto. Nonostante questo l’edizione 2017 aveva realizzato numeri incoraggianti: 370 espositori, 33 Case, 45 gare ed esibizioni, 280 mila presenze. Non è stato sufficiente per portare avanti il vecchio Motor Show nonostante una decina di produttori, tra cui la Peugeot e il gruppo Fca, avessero già dato il proprio assenso per dicembre. Ora parte la nuova sfida modenese con la scelta di abbandonare Bologna.

#Maggio:

Ora l’appuntamento arriva dal 16 al 9 maggio. “Abbiamo deciso di sfruttare una base forte, al centro di una terra ricchissima, la culla della Motor Valley, per uscire dal recinto del quartiere e aprire la manifestazione. Abbandoneremo il meccanismo tipico dei saloni dell’auto per puntare su un evento diffuso sul territorio”, ha detto Antonio Bruzzone, direttore generale di Bologna Fiere, dando dettagli del nuovo Motor Show. Innanzitutto il nome: Motor Show Festival-Terra di Motori e avverrà a primavera per soddisfare le richieste delle case e favorire l’affluenza del pubblico: dal 16 al 19 maggio. Per maggiori dettagli sul programma completo si dovrà aspettare la fine di ottobre.

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