
La fusione FCA Renault è sempre più vicina3 min read
27 Maggio 2019Secondo la nota di questa mattina, la società che uscirà dall dalla fusione tra FCA e Renault sarà un equo 50-50. Si delinea quindi una struttura paritetica e una maggioranza di consiglieri indipendenti.
#Fusione:
La fusione porterebbe alla nascita di uno dei più grandi gruppi Original Equipment Manufacturer (OEM) con 8,7milioni di veicoli e una grossa fetta di mercato nelle regioni chiave. Il ventaglio di marchi ampio fornirebbe una copertura completa del mercato, dal segmento lusso fino ai cult delle venite. La società diventerebbe un leader mondiale nel settore automobilistico e un forte posizionamento nelle nuove tecnologie compresi i veicoli elettrici ed a guida autonoma. La fusione non comporterà alcuna chiusura di stabilimenti.
#Vantaggi:
Sono oltre 5miliardi di euro il valore delle sinergie run-rate annuali che andrebbero a sommarsi alle sinergie esistenti di Renault-Nissan-Mitsubishi. Sono previsti anche significativi benefici per tutti i partner dell’alleanza, FCA in testa. Oggi Fiat Chrysler Automobiles ha inviato una lettera non vincolante al consiglio di amministrazione di Groupe Renault proponendo l’aggregazione delle attività nella forma della fusione 50/50. La proposta di Fca arriva dopo i dialoghi operativi tra le due società per identificare prodotti e zone geografiche dove si potrebbe collaborare nella commercializzazione di nuove tecnologie. Questi dialoghi hanno chiarito che una maggior collaborazione con l’aggregazione migliorerebbe l’efficienza del capitale e la velocità nello sviluppo dei prodotti. Le motivazioni dell’unione sono maggiorate dal bisogno di prendere decisioni coraggiose su larga scala per avere più opportunità nel settore automobilistico nei settori della connettività, dell’elettrico e dei veicoli a guida autonoma.

Un’altra miglioria è la non chiusura di stabilimenti ma il miglioramento degli investimenti in termini di utilizzo del capitale in piattaforme globali dei veicoli per la propulsione e le tecnologie. Fca condivide già una storia di aggregazioni Oem che hanno portato a solidi leadership team e strutture dedicate, proprio questa forza sarebbe alla base della proposta di fusione.
#Dettagli:
Secondo la proposta, gli azionisti delle società riceverebbero una quota azionaria equivalente nella società ottenuta dalla fusione. Il tutto avrebbe un capogruppo olandese. Il cda vedrebbe 11 membri con una maggioranza di consiglieri indipendenti e con un numero uguale di consiglieri per Fca e Groupe Renault ed uno Nissan. Tutti gli azionisti avrebbero la possibilità di acquisire loyalty voting rights nel percorso di creazione. La società capogruppo sarà quotata a Milano, Parigi e New York.

Per colmare la disparità dei valori sul mercato azionario, gli azionisti di Fca riceverebbero un dividendo di 2,5miliardi di euro. Sorte diversa per Comau, che potrebbe diventare uno spin-off. Le borse sembra che abbiano reagito positivamente ora si attende lo sviluppo della vicenda.