
La lettera di Elkann per FCA2 min read
22 Luglio 2018Il presidente di FCA, John Elkann, ha mandato una lettera ai dipendenti al termine di una giornata convulsa che ha dato un colpo netto al processo di successione dell’amministratore delegato Sergio Marchionne. L’aggravarsi delle condizioni del manager italo-canadese ha portato Mike Manley al timone del gruppo automobilistico e determinato una serie di cambiamenti al vertice anche della Ferrari e della Cnh.
#Ciaogruppo:
“Care colleghe, cari colleghi, questa è senza dubbio la lettera più difficile che abbia mai scritto”, annuncia Elkann. “È con profonda tristezza che vi devo dire che le condizioni del nostro amministratore delegato, Sergio Marchionne, che di recente si è sottoposto a un intervento chirurgico, sono purtroppo peggiorate nelle ultime ore e non gli permetteranno di rientrare in FCA. Negli ultimi 14 anni, prima in Fiat, poi in Chrysler e infine in FCA, Sergio è stato il miglior amministratore delegato che si potesse desiderare e, per me, un vero e proprio mentore, un collega e un caro amico.
#Dalbuioallaluce:
“Ci siamo conosciuti in uno dei momenti più bui nella storia della Fiat ed è stato grazie al suo intelletto, alla sua perseveranza e alla sua leadership se siamo riusciti a salvare l’azienda”, continua a scrivere Elkann. “Sergio ha anche realizzato un incredibile turnaround in Chrysler e, grazie al suo coraggio nel lavorare all’integrazione culturale tra le due aziende, ha posto le basi per un futuro migliore e più sicuro per noi tutti. Saremo eternamente grati a Sergio per i risultati che è riuscito a raggiungere e per aver reso possibile ciò che pareva impossibile”.
#Lasfida:
Il nipote dell’avvocato Gianni Agnelli dichiara una serie di elogi dell’opera di Marchionne: “Ci ha insegnato ad avere coraggio, a sfidare lo status quo, a rompere gli schemi e ad andare oltre a quello che già conosciamo. Ci ha sempre spinti a imparare, a crescere e a puntare in alto ed è sempre stato il primo a mettersi in gioco. L’eredità che ci lascia parla di ciò che è stato davvero importante per lui: la ricerca dell’eccellenza, l’idea che esiste sempre la possibilità di migliorare. I suoi insegnamenti, l’esortazione a non accettare mai nulla passivamente, a non essere soddisfatto della mera sufficienza sono ormai parte integrante della nostra cultura in Fca: una cultura che ci spinge ad alzare sempre l’asticella e a non accontentarci mai della mediocrità”.
#EraManley:
Infine, dedica un passaggio al nuovo amministratore delegato. “Mike è stato uno dei principali protagonisti del successo di FCA e ha già al suo attivo una lunga lista di successi e obiettivi raggiunti. Sotto la sua guida, il marchio Jeep ha vissuto un periodo di profonda trasformazione che ha portato a una crescita senza precedenti, da poche centinaia di migliaia di unità all’anno a diversi anni di vendite record, gli ultimi quattro dei quali superando il milione di veicoli venduti. Jeep è così diventato non solo uno dei marchi con il più alto tasso di crescita al mondo ma anche il più redditizio del Gruppo”.