
La casa del Double Chevron compie cent’anni2 min read
20 Luglio 2019Tutto è iniziato da una fabbrica di munizioni in tipico stile taylorista, capace di produrre fino a 50mila granate al giorno. Era lo stabilimento di quai de Javel, sulla rive gauche della Senna, dove, alla fine della prima guerra mondiale una Casa automobilistica molto innovativa prese vita: la Citroën.
#Idea:

L’intuizione è di André Citroën, un ex studente del Politecnico con alle spalle un’esperienza all’Automobiles Mors e un brevetto di ingranaggi a cuspide, il motivo da cui prende spunto il logo della Casa. A fine conflitto decide di convertire la sua fabbrica in un’industria automobilistica. Con un’ambizione non indifferente: dare vita a una torpedo da offrire a prezzi accessibili e già carrozzata, a differenza delle auto concorrenti che erano vendute solo con telaio e motore.
#Esordi:

Nel marzo del 1919 la Casa acquista una pagina intera su tutti i principali quotidiani d’Oltralpe dove vi erano le parole “10HP, la prima automobile francese costruita in grande serie”: risulta essere una delle primissime pubblicità dell’automotive su carta stampata. Un paio di mesi dopo, il 4 giugno del 1919, i francesi erano alla salle d’exposition Alda, agli Champs Élysées, per ammirare la Type A che aveva un costo, competitivo, di 7.250 franchi. È l’inizio di una storia centenaria, che ha creato modelli iconici e unici sia dal punto di vista del design sia quello dell’innovazione. Moltissimi furono i personaggi che vi salirono e le curiosità vissute, tra cui l’italiano Flaminio Bertoni, del Double Chevron.