Dakar 2019 al via… dal Perù anche un piemontese…3 min read

Dakar 2019 al via… dal Perù anche un piemontese…3 min read

5 Gennaio 2019 Off Di Alessio Richiardi

Perù, only Perù: è questo l’unico terreno in cui si disputerà la Dakar 2019, che partirà il 6 gennaio da Lima. Sono state abbandonate l’Argentina e la Bolivia, protagoniste delle ultime edizioni, anche  Paraguay, che era parso interessata; gli uomini dell’Aso, che organizza la gara in Sud America dal 2009, si sono affidati alla fascia costiera del Paese. Quella, caratterizzata dalla maggiore presenza di dune sabbiose, gradite ai dakariani ancora affetti dal mal d’Africa e dalla nostalgia del Sahara.

#Start: 

Si parte da Lima, dove si tornerà il 17 gennaio dopo dieci prove speciali. Il Perù ha accolto l’arrivo della Dakar nel 2012 e ospitato la partenza l’anno successivo, sempre nella capitale; ora ritorna dopo alcuni anni d’assenza e questo ha favorito la partecipazione di 31 tra piloti e copiloti del luogo. Il percorso sarà di circa 5.000 chilometri, 3.000 dei quali di prove speciali; Etienne Lavigne, direttore di gara, ha sottolineato le difficoltà di navigazione sulle dune, cui si aggiungeranno gli sforzi fisici richiesti dai percorsi sabbiosi, soprattutto ai motociclisti. I veicoli iscritti sono 334, mentre 135 sono i debuttanti e 17 le donne al via. Novità di quest’anno, la possibilità per i concorrenti con auto, camion e SVS, ovvero i nuovi quad chiusi, costretti al ritiro nella prima metà della gara, di prendere parte al resto della competizione con una classifica a parte. Una scelta fatta per non deludere chi ha investito molte risorse nella gara e rischia di rimanerne escluso dopo pochi chilometri.

#Ibig: 

Molti sono i parte partecipanti, in particolare nella sezione auto: il ritiro della Peugeot, dopo tre successi consecutivi, ha cambiato le carte, costringendo diversi top driver a cercare un nuovo volante. Molti sono andati al team X-raid di Sven Quandt, che resta un semiufficiale della BMW. Così, lo squadrone Mini potrà contare su Stéphane Peterhansel, Carlos Sainz e Cyril Despres, tutti abbandonati dalla Casa del Leone. Tre leggende delle competizioni che guideranno le Mini John Cooper Works Buggy, lanciate lo scorso anno. Non è tutto, però, perché la Mini potrà contare su Nani Roma e su driver come il polacco Jakob Przygonski, l’argentino Orlando Terranova, il saudita Yazeed Al-Rajhie il cileno Boris Garafulic.

#Irivali:

Non è tutto, perché la Dakar 2019 vede un grande ritorno: Peugeot. Non in veste ufficiale, ovvio, ma sotto con team privati, che hanno preso le 3008 DKR degli anni scorsi. 

I motori che sono V8, avranno una strozzatura sull’alimentazione dell’aria di 37mm, stabilita dalla Fia per equilibrare le prestazioni dei propulsori aspirati a benzina e turbodiesel: la riduzione del diametro non ha certo fatto gioire gli uomini della Toyota, ma il fatto che quest’anno non si corra alle altitudine rendendola meno penalizzante.

#IlPiemonte: 

Una piccola parte del Piemonte parteciperà alla Dakar 2019, si tratta del cuneese Nicola Dutto che correrà in moto partendo da Lima. Oltre a essere l’unico piemontese è anche l’unico pilota paraplegico a prendere parte alla corsa tra i normodotati. Si è allenato a lungo per ottenere questo traguardo e siamo sicuri che combatterà contro tutte le avversità per arrivare alla fine della cosa poi dura del mondo.