
Trasformare il furgone in un camper? La nuova vacanza dei millennial…3 min read
1 Agosto 2019Addio alberghi extra lusso, villaggi vacanze all inclusive e ville con piscina: la nuova tendenza per le vacanze è all’insegna della semplicità e della flessibilità, soprattutto tra i millennial, all’estero vanno pazzi per la nuova tendenza: la “van escape”, ovvero la vacanza in camper.
Sia si tratti di un camper super-accessoriato sia un furgone camperizzato degli Anni 70, come il celebre Westfalia di Volkswagen, il turismo in camper sembra incontrare le esigenze di chi vuole scoprire posti nuovi senza essere legato a orari e itinerari, il tutto risparmiando sull’alloggio.
#Vanconversion:
Il trend è in ascesa, sono nate anche piattaforme di sharing di camper, tipo il classico “Airbnb”, ma con case su ruote che mette in contatto proprietari e aspiranti globe-trotter: è il caso di Yescapa, che in Europa sta guadagnando molti fan ed in Italia è arrivata nel 2018, con all’attivo già 150mila utenti.
Rispetto a un anno fa, con la crescita di viaggiatori appassionati di itinerari on-the-road, è aumentato anche il numero di chi, dopo aver preso un camper, decide di metterlo a disposizione per i periodi in cui resta inutilizzato. E anche di chi valuta la conversione del proprio furgone in un camper dotandolo del necessario per trasformarlo in una casa su ruote.
#Italia:
In Italia, però siamo ancora indietro: ad oggi non è consentito omologare un furgone camperizzato e classificarlo come tale al momento dell’immatricolazione. Dunque, come si può mettersi al volante e partire per una “van escape”?
“Come detto, in Italia a oggi è praticamente impossibile omologare un furgone camperizzato, racconta Dario Femiani, country manager di Yescapa, Si può però predisporre un allestimento mobile che non modifichi le caratteristiche funzionali del mezzo e rispetti le norme relative all’uso, come da carta di circolazione”. Bisogna quindi dotare il furgone di accessori rimovibili, e non fissi, come brandine, cucine da campeggio, mobiletti mobili.
Le alternative sono acquistare un furgone già omologato come autocaravan e camperizzarlo o prendere un furgone all’estero e immatricolare il mezzo in Italia dopo l’omologazione nel paese di origine.
In molti paesi europei infatti, dove il turismo in camper è in forte crescita, la legge consente di omologare un furgone come autocaravan e di circolare liberamente, senza timore di incorrere in sanzioni. Il che consente di “camperizzare” un furgone acquistato e immatricolato in Italia chiedendo che venga immatricolato nuovamente in un paese in cui lo status è riconosciuto. Una cosa complicata. Proprio per questo, all’estero, stanno nascendo agenzie che si occupano di portare a termine la trafila per conto del proprietario del furgone.
#Laconversione:
“Ci sono diversi allestitori professionali che offrono consulenza e accompagnamento nella prassi da rispettare. È difficile stimare un preventivo esatto per la camperizzazione di un furgone. Se si preferisce un kit amovibile, si può costruire un allestimento a 1000euro. Se invece si opta per una camperizzazione più completa, si può ottenere un risultato con un budget di 3.500euro per un van. Si sale a 5.000euro per gli esperti e fino a 8.000-10.000euro per un veicolo più elaborato, con attrezzature lussuose e strutture più complesse” continua a spiegare il manager.
A oggi Yescapa mette a disposizione sulla propria piattaforma, anche per i viaggiatori italiani, una ventina di van camperizzati: si tratta di veicoli immatricolati all’estero, con cui è possibile viaggiare in Italia senza rischi in virtù del paese di omologazione. I prezzi per una vacanza estiva di 7giorni vanno da circa 500euro circa per un Volkswagen Transporter a 3mila per un Volkswagen Combi Split del 1960.