
Garage Custom presenta la 500 Spiaggina Icon-e2 min read
1 Giugno 2019 Off Di Alessio RichiardiL’elettrico sfonda le porta nell’atelier di Lapo Elkann, il Garage Italia, che presenta Icon-e, un nuovo progetto che mira a restaurare modelli storici trasformandoli in elettrici. Il primo modello di questa serie di veicoli zero emission è basato su una Fiat 500 Jolly, una spiaggina costruita degli anni cinquanta carrozzata Ghia.
#Ciaobicilindrico:

Deve coniugare il passato con il presente, la Fiat 500 Jolly Icon-e ha un motore elettrico messo al posto del bicilindrico originale e collegato dritto al cambio. L’unità elettrica è una batteria ricaricabile con le colonnine rapide in appena quattro ore: si può effettuare il pieno anche con le prese domestiche, ma ci mette il doppio del tempo. Per ora l’atelier non ha fornito informazioni tecniche, si è limitata a descrivere alcune delle particolarità del restomod. Il quadro strumenti del cinquino è diventato un display digitale da 5″ con lo stato di carica della batteria, la velocità e altre informazioni. Come sempre i sedili, sono interamente realizzati a mano, sono creati intrecciando una corda naturale specifica per essere usata all’aria aperta.
#Look:
L’estetica è sempre quella della 500 Jolly del secolo scorso, a parte alcuni particolari. I proiettori sono quelli dell’originale ma sono a Led, mentre nella calandra anteriore è alloggiata la presa di ricarica del sistema elettrico. Tra le altre modifiche i carrozzieri della Garage Italia hanno creato la struttura di rinforzo per la cornice del parabrezza, in modo da garantire maggiore sicurezza: anche la rigidità del telaio è stata aumentata grazie ad una cellula di rinforzo.

La 500 Jolly è solo il primo esempio del nuovo progetto Icon-e: presto l’atelier di Lapo Elkann svelerà nuove vetture elettriche sfruttando i modelli del passato.
Info sull'autore
Perito assicurativo, Laureato in Scienze della Comunicazione e Passione per le Auto .. Questo è il mix che compone questo blog... Metterci impegno e andare avanti un pezzo alla volta... ecco il pensiero... se poi quel pezzo è un bullone di un motore o ancor meglio una bella turbina... non c’è santo che tenga... bisogna provarla!